L’atleta, premiata nel 2015 dal Comitato Organizzatore del Premio Veneziano dell’anno, scrive una Favola d’Oro nella Storia dello sport Italiano
Le Favole, per come siamo abituati a conoscerle e a raccontarle, ci appaiono sempre come accadimenti lontani, irreali, popolate da protagonisti piccoli, fragili, indifesi e inadeguati alla realtà in cui vivono . . .
Beh, ragazzi e ragazze di ogni età, c’è una novità a riguardo e la novità è che le Favole si scrivono anche oggi e si vivono ogni giorno grazie a persone come Beatrice Vio che il 14 settembre nel pomeriggio di Rio de Janeiro (le 21.00 in Italia) ha conquisto la Medaglia d’Oro alle Paralimpiadi nella sua Specialità, il Fioretto Cat. B.
Veneziana di nascita e moglianese di residenza Beatrice, per tutti solo Bebe, è così entrata nella storia della scherma azzurra. A soli 19 anni dopo aver dominato a livello europeo e mondiale, la campionessa ha ottenuto la consacrazione anche sul palcoscenico paralimpico alla sua prima partecipazione a questa competizione, andando a vincere la medaglia d’oro nella sua specialità battendo in finale la cinese Jingjing Zhou con il risultato di 15 a 7.
“Bebe è un talento straordinario, ha una capacità di vincere facendo sembrare la cosa come la più naturale del mondo – ha ammesso il Presidente del Cip, Luca Pancalli – ma dietro a questi successi c’è una programmazione seria, c’è un lavoro di anni per arrivare a questo appuntamento nella miglior forma possibile, fisica e mentale. Bebe è una delle migliori ambasciatrici del nostro movimento – ha aggiunto Pancalli – considerata la giovane età, potrà regalarci ancora tante Paralimpiadi a questi livelli. Grazie, Bebe, per questa vittoria, per come l’hai maturata e per le emozioni che ci trasmetti ogni volta che vai in pedana“.
Un caloroso ringraziamento ed entusiastici complimenti vanno a Bebe da tutta la Associazione Settemari, che le ha consegnato il Premio il 10 gennaio di quest’anno, e un forte abbraccio a mamma Teresa e papà Ruggero per la continua lezione di tenacia, coraggio ed entusiasmo che questa splendida famiglia riesce a trasmettere in tutti noi.
P.S. Nella notte del 17 settembre Bebe Vio assieme alle compagne di squadra Andreea Mogos e Loredana Triglia salgono sul terzo gradino del podio nella gara a squadre di Fioretto femminile imponendosi sulla squadra di Hong Kong e portando all’Italia la 34^ medaglia di queste Paralimpiadi di Rio 2016.
Al termine della manifestazione le medaglie complessive per l’Italia saranno 39, staccando ampiamente il bottino di Londra 2012 che vide la compagine azzurra tornare a casa con 28 medaglie.