Sabato 7 e Domenica 8 Ottobre come ogni anno e con grande partecipazione la Settemari ha svolto la ormai quasi tradizionale Gita a Chioggia.
Il raduno dei partecipanti di buon mattino in Cantiere S.Alvise ha da subito movimentato la mattinata del grande capannone e le casacche blu hanno provveduto a radunarsi negli equipaggi che erano stati composti con la solita attenzione e cura.
Con la solita lena le barche si sono dirette in modo continuo e inarrestabile lungo il percorso che ci ha portati a Valle Zappa dove si è pranzato e riposato, per riprendere in “cammino” verso la meta.
Qualcuno ha voluto fare un percorso un po’ più lungo e si è allargato per poi ricongiungersi al gruppo ma sostanzialmente senza mai perdersi di vista.
Arrivati a Chioggia un po’ di stanchezza si è fatta sentire ma l’appuntamento con il Ristorante “La Sgura” ha fatto riprendere a tutti molto presto la baldanza e dopo un po’ di relax in albergo ecco che tutti erano pronti alla nuova “battaglia” serale a colpi di forchette e coltelli (oltre che polpastrelli).
Si dice che la notte porta consiglio . . . A noi porta prevalentemente sonno e il mattino, dopo una breve passeggiata verso il mercato del pesce lungo la via che ci riporta alle barche ricoverate la sera prima, ci fa riunire attorno a vari tipi di cornetti e brioches, cappuccini, caffè macchiati, deca lungo in tazza grande, latte macchiato con poca schiuma eccetera eccetera…
Tutti pronti? Dai che si parte!
Chioggia è sveglia già da tempo e i suoi abitanti sono abituati a non scomporsi più di tanto, ma sentiamo che attorno a noi vi è una certa curiosità e gli sguardi che si appoggiano alle nostre felpe e alle nostre giacche ci accompagnano dondolando assieme alle barche verso l’uscita dalla città a riprendere il “mare”, scodinzolando da poppa il gonfalone.
A Pellestrina una pausa (sempre meritatissima!) ci riconforta della tappa appena fatta e tra un po’ di stretching defatigante da una parte e alcune ostriche “unforgettables” dall’altra, ci accingiamo all’ultima fatica prima del pranzo a Malamocco.
Pranzo al sacco (come sempre un “sacco” di pranzo) in un’area tranquilla e silenziosa, dove le buone cose “di ieri” fanno un’altra splendida figura e come spesso accade “sono più buone oggi di ieri” . . . .
Arriva come sempre il momento di tornare e si traversa dal Lido, la Giudecca e il suo Canale, San Trovaso e il Canal Grande con direzione Cantiere S.Alvise.
Venezia non è molto cambiata da ieri che l’abbiamo lasciata e la ritroviamo sostanzialmente uguale . . . Chi è cambiato siamo noi, arricchiti da questa esperienza che per molti è oramai usuale ma per i nuovi Soci e le nuove Socie che hanno partecipato sicuramente resterà impressa nella memoria e sarà la base per altre nuove gite, nuove “avventure in Laguna” e nuove gioiose fatiche . . .