Sabato 21 aprile Km 26
Partenza! Quattro sandoli si preparano ad affrontare il raid di Felix, in memoria del nostro amico e socio che aveva progettato questo percorso.
Il tempo promette bene e cominciamo a percorrere i rii veneziani, per una volta, profumati dai glicini
Direzione Alberoni con laguna piatta e finalmente prima sosta di rito con ostriche e prosecco
Si prosegue attraversando la bocca di porto per raggiungere S. Maria del mare e fare sosta pranzo
Arriviamo a Chioggia nel tardo pomeriggio
Nan si presta a fare la ragazza immagine della Settemari con gli zaini trolley di Roncato vinti alla regata di Carneval.
Domenica 22 aprile Km 27
La meta per oggi è Pontelongo percorrendo prima il canale di Brondolo con le chiuse per poi immetterci in un piccolo tratto della deviazione del fiume Brenta ed infine sul Bacchiglione: qui proprio sulla confluenza troviamo un isolotto, oasi di uccelli, aironi, garzette, cormorani e nitticore, che spaventati dal nostro arrivo si alzano in volo in un frastuono di versi molteplici
Inizia qui la prima faticosa risalita contro corrente del Bacchiglione.
Sosta merenda lungo il percorso a base di scampi crudi perché a Chioggia niente ostriche. Per l’attracco magister Lino si esibisce in un lancio del lazzo per agganciarci ad un tronco.
La corrente si fa via via più sostenuta e urge una nuova pausa all’ombra di frasche per un pranzo “frugale” e per un riposino.
Una volta arrivati a Pontelongo scendiamo e lasciamo le barche lungo la riva. Poi si va a Correzzola in bus a pernottare in una bellissima struttura: un ex convento benedettino
n questo magico luogo dove regnano silenzio e pace la Settemari si appresta a rompere questo incanto festeggiando l’arrivo con i suoi soliti brindisi.
Lunedi 23 aprile Km 22
Ci aspetta una giornata veramente impegnativa per via del caldo e della corrente che è sempre più forte. Il percorso però si fa sempre più bello. Lasciando il Bacchiglione e prendendo i canali Cagnola e Vicenzone il percorso è tutto curve e anse e le rive sono piene di Iris gialli e di alberi che, con i rami e le fronde, formano archi sopra l’acqua.
Sosta intermedia a Bovolenta dove ci accolgono le oche. Il nostro Tommy, uomo immagine, si fa fotografare in un angolino caratteristico.
Si prosegue, ma dopo non molto si pensa già di fare la successiva sosta perché il caldo e la fatica aumentano. Finalmente troviamo un posticino ideale, all’ombra di una intricata foresta d’alberi dove sembra quasi di essere nella giungla.
La sosta sarà breve perché abbiamo appuntamento alle 17 con il direttore del Museo fluviale a Battaglia Terme. La lotta contro la corrente si fa più tosta e per chi perde il remo, perde anche la barca che si gira e si incastra tra i rami e le foglie che attraversano lo stretto canale.
Finalmente Battaglia Terme. Dove arriviamo distrutti. All’arrivo ci accoglie Aldo della remiera El Bisato che sarà il nostro tutor durante la permanenza a Battaglia Terme.
Al Museo Maurizio Ulliana ci illustra come è nata l’idea del museo, della sua importante testimonianza per illustrare un mondo di uomini e barche che ormai non esiste più, ma che non deve essere dimenticato.
Martedì 24 aprile.
Al mattino le barche devono essere portate alla chiusa di Battaglia Terme alta 7 metri e lasciate a riposare nella darsena della remiera El Bisato
Escursione a piedi sui colli Euganei con la nostra giovane e simpatica guida Elena preparatissima sulla flora e fauna che popola questi colli.
Spuntino a base di birra e arrosticini di carne d’agnello che vengono dispensati come una tombola con ambi terne quaterne cinquine e… tombola!
Nel pomeriggio visita alla villa Selvatico e al suo parco. La nostra nuova guida ci racconta la storia della villa e dei suoi proprietari e ci descrive le piante del parco antistante e i laghetti da dove sgorga acqua termale caldissima (80 gradi).
Mercoledì 25 aprile Km 16
Festa del bocolo! San Marco!
Come sempre le donne Settemari ricevono il bocolo. E quest’anno anche le donne della remiera El Bisato.
Assieme ai soci della remiera El Bisato faremo il percorso del canale di battaglia Terme fino a Monselice.
Prima però un alzaremi in onore di un socio della remiera El Bisato mancato recentemente e in onore di Felix.
Simpatici questi Bisatini. A Monselice, nella sede della remiera Euganea, scambio di gagliardetti e di doni tra Settemari e El Bisato con la promessa di rivederci a Venezia in occasione della Vogalonga.
Proseguiamo da soli per il canale Bisato fino ad Este divertendoci tra ostacoli di canne e rami e con i colli Euganei proprio di fonte, e così vicini, che abbiamo la sensazione di navigare in mezzo ai monti.
Ad Este lasciamo le barche in un posto incantevole: è Il vecchio porto fluviale dove una simpatica vecchina ci farà da sorvegliante per tutta la permanenza.
Pomeriggio a disposizione per visita al museo di Este, alla Torre e per lo shopping.
Giovedì 26 aprile Km 42
Ci si prepara per il grande rientro a favore di corrente. Durante questo raid i componenti degli equipaggi sono andati e venuti e scambiati. Un via e vai di gente.
Che bello! A favore di corrente! Ma…. Non avevamo previsto il forte vento contrario che ci rallenta. Ma che ci rinfresca. Rifacendo tutto il percorso a ritroso il paesaggio cambia perché cambia il punto di vista. La rocca di Monselice che avevamo alle nostre spalle ora si erge proprio di fronte a noi.
Arrivati a Correzzola torniamo a turbare la pace dell’ex convento benedettino, dove pernotteremo dopo essere stati al pub irlandese del paese dove ci facciamo fuori fiumi di ottima birra.
Venerdì 27 aprile Km 23
Meta Chioggia. Ripassiamo davanti all’isolotto degli uccelli. E di nuovo li disturbiamo.
I giorni di voga sulle spalle si fanno sentire e alla pausa pranzo ci abbandoniamo ad un bel pisolo
Arrivati a Chioggia andiamo a visitare la torre dell’orologio. L’orologio più antico al mondo, 1386 ca.
Sabato 28
Ultimo giorno di raid. Si cambia però percorso a causa della bassa marea. Si rientra pertanto passando per Pellestrina e Malamocco.
Solita pausa merenda
E Luisetta e Sergio si prestano a coppia immagine sempre per gli zaini trolley di Roncato.
Pausa pranzo a Malamocco dove con un ultimo brindisi leviamo il bicchiere in onore di Felix, consapevoli che nei nostri pensieri ci ha accompagnato per tutto il percorso.
Arrivo in cantiere dove troviamo Sabrina che è venuta per condividere con noi il termine del raid. Siamo tutti soddisfatti come sempre della riuscita della gita per merito del tempo e anche della Luisona che ci ha organizzato tutto perfettamente. E di Lino che la supporta/sopporta.
Meno soddisfatta Giò, detta Giò Travetti, che neanche per questa volta è riuscita ad avere la barca appoggio!!