Anche quest’anno un manipolo della Settemari è partito pieno di entusiasmo in quel di Pavia.
Risalire il Ticino per 9 km a remi con le barchè della “vogatori pavesi” ormai è una tradizione e non ci ferma ne il tempo ne la corrente. Partiti in 13 con mezzi propri alle 9,00 di sabato 25 gennaio siamo arrivati alle 12,30 proprio giusti per un “spuntino” , dopo aver scaricato i bagagli all’ Hotel Rosengarten di Riky . Un giro per la città a vedere le conche di navigazione ‘Vinciane’ in due piani di ca. 9 metri di dislivello e poi a sentire una conferenza sui sistemi e tipi di barche in navigazione per fiumi e lagune di Gilberto Penzo, divertente e ironica come suo stile. Alla sera favolosa cena nella barcone sede della società pavese tra prosecco e baccalà mantecato portato da noi e risotto di salciccia e trippe fatti da loro, abbiamo terminato il primo giorno.
Il giorno dopo domenica 26 alle 8,30 pronti per partire per la risalita, Allesandro, il presidente, decide gli equipaggi e cominciamo a partire, il tempo è abbastanza clemente, un po’ di nebbiolina, il primo punto dolente è sotto il ponte coperto, ma viene superato senza grossi problemi, un po’ più avanti ci fermiamo alla società “Canottieri Pavesi” per riunirci con loro e fare un’alzaremi per un loro socio mancato da poco.
Poi avanti sino alla meta con una piccola pausa prima di affrontare il cosi detto “tapis roulant“, l’ultimo pezzo dove la corrente ‘pesta‘ in maniera feroce. Ma arriviamo, tutti sodisfatti per l’impresa, il tempo è migliorato, c’è anche il sole e siamo pronti per andare a tavola (e che tavola; baccalà mantecato, brodo con carne, paste fagioli, trippe, vino, dolci, frutta, ecc.) in quantità. L’allegria è sovrana, siamo circa una sessantina di persone tra vogatori e amici .
Verso le 3 ci apprestiamo per il ritorno, ma è una passeggiata, in 40 minuti si ritorna, trascinati dalla corrente, fino al barcone della sede dei Vogatori Pavesi, ultimo caffè e ritorniamo verso casa.