Domenica 4 Febbraio il Carnevale di Venezia 2018 si è arricchito di una manifestazione che ha raccolto numerosi partecipanti, amici e un sempre più folto pubblico di appassionati e curiosi.
L’Associazione Settemari ha organizzato ed effettuato la “Regata de Carneval”, la ormai classica regata che si svolge sul Canal Grande con percorso dalla Punta della Dogana fino a San Marcuola.
La gara, che si disputa su Mascarete a due remi e con equipaggio misto uomo/donna, ha visto quest’anno la partecipazione di ben 14 equipaggi provenienti da molte Società remiere non solo veneziane ma anche di terraferma.
La particolarità della gara consiste anche nel fatto che i partecipanti devono vogare vestiti in maschera, e vengono assegnati dei premi oltre che ai classificati in ordine d’arrivo della Regata anche ai migliori mascheramenti. A tale scopo una apposita giuria viene convocata e giudica le migliori maschere regatanti.
Ecco dunque che dal primo mattino tutti gli equipaggi convergono a San Marcuola, dove si mostrano alla giuria artistica e vengono valutati. Le valutazioni rimarranno segrete fino al momento delle premiazioni conclusive.
Terminata questa fase tutti si dirigono verso il punto di partenza, lungo il Canal Grande dove già si crea una crescente curiosità tra il pubblico affacciato dai ponti e alle rive, che vede questi strani personaggi sfilare lentamente . . .
Il clima di competizione sale via via che ci si posiziona e iniziano le prime piccole schermaglie e furberie per mettersi nella posizione più favorevole per la partenza (al netto del numero d’acqua assegnato a terra in fase iniziale).
Quando la giuria, capitanata dal campione Giuseppe Rossi “Suste” che ci onora della sua disponibilità ed esperienza, da il VIA !!!!! ecco che si scatena l’inferno . . .
Lo specchio d’acqua immediatamente prima della Dogana inizia a ribollire delle poderose vogate e ben presto si delineano le posizioni, con i vogatori totalmente assorbiti dallo slancio e dalla fatica.
Nel frattempo, in campo San Marcuola, Soci Settemari e amici stanno allestendo tutto ciò che serve per accogliere i regatanti e il pubblico. Si aprono le tavole su cui verrà appoggiato il pentolone con la pasta e fagioli, si nascondono i grandi vassoi di frittelle da offrire al termine, si spilla il vino dalla damigiana in diverse caraffe e si predispongono le pile di piatti e bicchieri.
Il pubblico si sta facendo sempre più numeroso e i turisti che si trovano a passare di lì non proseguono, attirati dallo strano trambusto e dal buon profumo che si sta spandendo d’intono.
Ecco che si scorgono le prime prue delle Mascarete spuntare dalla Ca’ d’oro, si fa fatica a capire di chi si tratta, il mascheramento impedisce di vedere i volti e molti chiedono a chi posside il foglio con i ruoli chi siano quelli vestiti da Braccio di ferro o quelli mascherati da antichi romani . . .
Alla fine giungono i primi quattro, i bandierati, e poi via via tutti gli altri, con distacchi comunque non troppo grandi. Le barche si fermano e si sistemano sulla riva.
Tutti scendono e vengono applauditi, sorridendo e smaltendo gli ultimi respiri carichi di sforzo. Baci e abbracci non si contano, tra complimenti e saluti, foto ricordo fatte tra Socie e sconosciuti che si fanno i selfie con delle maschere veneziane.
Sul palco allestito dal Comune di Venezia, che ha inserito la Regata de Carnevale della Settemari nel programma ufficiale del Carnevale di Venezia, prende la parola la Presidente Settemari Luisa Vianello che, in tuta sociale e indossando una parrucca da sirena, fa gli “onori di casa” salutando tutti i presenti, ricordando la storia e le attività dell’Associazione e ringraziando il Comune per la disponibilità e il supporto. A seguire si procede alle premiazioni della Regata, prima delle quali viene salutato e premiato Bepi Suste, che ha svolto il suo compito di giuria della regata con la correttezza e la professionalità di sempre.
La sfilata dei partecipanti è un momento di entusiasmo e si apprezzano al meglio i mascheramenti e la fantasia utilizzati per questa manifestazione anche in rapporto all’addobbo delle barche.
La giuria artistica quindi rende palese il proprio verdetto stilato in mattinata sulle maschere più belle che vengono premiate anche con articoli donati da vari sponsor, che vengono giustamente citati e ringraziati.
Finito tutto? Nemmeno per sogno! E’ finito solo il primo tempo . . . La festa prosegue e inizia la distribuzione di buonissima e fumante pasta e fagioli, vino bianco e rosso, uova sode, snack vari e golose frittelle veneziane, a cui tutti accorrono facendosi fitti attorno alle tavole come colombi attorno al grano, con la presenza di colombi “foresti” che quasi non credono ai loro occhi di essere capitati in una tale situazione.
La mattinata sta per finire e sempre meno persone rimangono in campo San Marcuola, ma c’è chi si attarda, chiacchierando o leggendo il giornale, facendo passeggiare il cane o aiutando a riporre i materiali e le attrezzature che saranno riportati in sede Settemari.
Un’altra bella iniziativa è andata a segno. Un’altra civile e tradizionale dimostrazione di venezianità ha trovato il successo e la via per arrivare al cuore dei cittadini e degli ospiti di Venezia.
Questo è il compito delle Associazioni, questo è uno degli obiettivi della Settemari, che ormai da 41 anni testimonia con le proprie attività a Venezia, in Italia e all’estero l’amore per questa città e l’orgoglio di essere chiamati a perpetrare le tradizioni, il rispetto e il modo di vivere delle genti lagunari.