Ogni occasione è buona per ritrovarsi in compagnia e uscire in Laguna a visitare isole e paesaggi che da sempre conosciamo ma che ogni volta ritroviamo nuovi e interessanti.
E’ successo domenica 3 Luglio, quando assieme ad alcuni amici della Cannaregio sono state calate le barche e i remi hanno cominciato a portarci verso la Laguna sud. Prima tappa della giornata: Isola di San Clemente.
L’amico Elvio ci ha illustrato la storia dell’isola e la sua evoluzione attraverso le funzioni che nel tempo questo incantevole tratto di paesaggio posto tra la Giudecca e il Lido ha svolto per la Repubblica Serenissima e per Venezia.
Ripresi i remi la carovana ha diretto le prue verso l’isola di Poveglia, l’antica Popilia (secondo una delle varie etimologie che le appartengono) che collega la bocca di Porto di Malamocco con Venezia, dove siamo stati accolti da una bella sorpresa: la nostra socia Daniela a bordo del “Marinaretto” il motopeschereccio costruito nello squero interno a San Giorgio e varato nel 1954, che per oltre cinquant’anni ha svolto la funzione di Nave Scuola in cui i giovani cadetti apprendevano le manovre dell’andar per mare. Oggi versa in cattive condizioni e il suo proprietario se ne occupa amorevolmente.
Con un allegro “arrembaggio” siamo saliti a bordo di questo piccolo pezzo della storia navale di Venezia e abbiamo potuto ammirare l’isola da un nuovo punto di vista, sorseggiando un aperitivo che avevamo con noi e potendo godere della narrazione che Elvio ci ha fatto sulla storia e le leggende di Poveglia, che ancor oggi sono ben presenti nei racconti dei veneziani grandi e piccoli . . .
Arrivata inesorabilmente l’ora di pranzo abbiamo salutato con affetto gli amici e il paesaggio per dirigerci a Malamocco, dove abbiamo “toccato terra” e preso posto per concederci una pausa conviviale semplice e deliziosa come solo le cose e le atmosfere genuine sanno dare.
Al termine, dirigendoci lungo la via del ritorno in cantiere, i pensieri e gli sguardi erano sereni e distesi, cullati dalle onde e liberissimi di andare ovunque da un capo all’altro di quel cielo limpido e abitato unicamente dal Sole che per tutto il giorno ci ha accompagnati in quest’altra bella giornata che la Settemari ha condiviso con gli amici della Cannaragio raddoppiando il piacere di stare assieme.