Venerdì 14 luglio 2017 è stata una data storica per la nostra associazione.
La Settemari ha compiuto 40 anni!
Da quel lontano 1977, in cui un gruppo di amici e la loro felice intuizione diedero vita a questo sodalizio che nel corso del tempo si è distinto a Venezia e non solo per la sua opera in favore della voga veneta ma anche nel recupero e nel mantenimento delle tradizioni veneziane, ne è passata di acqua sotto i ponti! E i ponti sono ancora li, a testimoniare come sia possibile collegare zone apparentemente distanti ma sostanzialmente simili ovvero attraversarle “andando per acqua”, quell’acqua che a Venezia e in Laguna è spazio che unisce e non che separa, da sempre . . .
Con tale animo dall’inizio dell’anno la Settemari ha inteso celebrare questo importante traguardo, culminato in questo venerdì 14 luglio con una giornata ricca di avvenimenti e di significati, che ha visto il ritrovarsi di tante persone che da tempo non si incontravano a tanti altri amici e nuovi soci la cui presenza ha alimentato il senso di appartenenza e l’ottimismo per il futuro dell’Associazione.
Si è iniziato in mattinata con una celebrazione in Basilica di San Marco officiata da Mons. Antonio Meneguolo, arcidiacono della Basilica, all’altare della Madonna Nicopeia a cui hanno partecipato alcuni soci e alcuni fondatori.
Le belle parole della preghiera, scritta appositamente per la Settemari da Giamberto Siebezzi e da lui stesso letta assieme ai partecipanti durante la funzione, hanno riassunto lo spirito dell’associazione e le finalità comuni che ci hanno permesso di arrivare a tale traguardo.
Al termine tutti si sono diretti presso il ristorante Al giardinetto – da Severino, dove proprio nel 1977 vide la luce la Settemari e dove è recata in bella vista una targa lapidea a commemorazione dei primi 10 anni di vita, posta nel 1987.
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Quale migliore ambito per festeggiare!? Anche perché in questo stesso 2017 Il giardinetto e la famiglia Bastianello celebrano il traguardo dei 68 anni di attività.
Da qui hanno iniziato a susseguirsi le testimonianze e i ricordi, gli aneddoti, le “immagini” evocate dalle parole e gli aggiustamenti di cui a volte i ricordi hanno bisogno e dovuti al tempo che trascorre e che talvolta si diverte a confonderci.
Testimonianze, volti, sorrisi, occhiate e lampi d’intesa, espressioni pensierose a cercare di far riemergere momenti trascorsi dei quali sei felice di dire “io c’ero!” oppure cose raccontate che ti fanno pensare “Mi ricordo, si, io mi ricordo” . . .
La presenza dei soci, del presidente Luisa Vianello, di Giorgio e Maurizio Crovato, di alcuni past-president e dei fondatori che ancor oggi sono testimonianza di quei tempi riempie il bel luogo, nel quale giungono anche amici della Settemari che da tempo sono affezionati e appassionati sostenitori quali Mario Rigo e Piero Rosa Salva.
Il commosso ricordo di Alfredo Borsato, recentemente scomparso, della sua figura e della sua opera per la Settemari ha unito tutti in un caloroso cordoglio.
Al termine il brindisi finale ha suggellato la bella e toccante mattinata e ci siamo salutati dandoci appuntamento per il tardo pomeriggio in sede. Tutti si sono messi nell’animo migliore per quella che da li a poche ore sarebbe stata un’altra occasione di festa, in rio terà Barba frutariol per la cena sociale, che si annunciava già molto partecipata e per la quale nel frattempo altri e numerosi soci si stavano preparando per allestire al meglio e come si conviene per una così importante ricorrenza.
Infatti fin dal primissimo pomeriggio il rio terà risuonava di tavoli, panche, sedie che disegnavano quella che sarebbe diventata una grande sala a cielo aperto; contemporaneamente le tavole erano preparate dei colori sociali e una scala misteriosamente si spostava quasi da sola per installare lampadine e palloncini di carta ad addobbare la vista in alto e render la luce all’imbrunire.
Ecco che all’ora convenuta, poco prima, poco dopo, iniziano ad arrivare i soci, gli amici, gli ospiti, i soci dell’ultimo minuto e gli amici del last second . . . La Settemari non dice di no a nessuno ma occorre ridisegnare un po la disposizione dei posti et voilà, tutti presenti e tutti seduti . . . Non prima però di aver gustato un buon aperitivo e dei buoni salatini, per iniziare la serata ed accogliersi a vicenda.
Mentre le tavole si riempiono degli antipasti e le bottiglie magnum di Prosecco, con le etichette appositamente create per l’occasione, esplodono gioiosamente i loro sugheri in aria, l’atmosfera si fa più serena e il Terà risuona delle risate e dei brindisi che da una capo all’altro della strada si rincorrono.
Man mano che il tempo passa e la lunga luce dell’estate si affievolisce delicatamente, un po’ di frescura conforta tutti e dal vicino canale porta un poco di sollievo.
Gli antipasti e i primi piatti (che a quanto pare sono risultati graditi alle poco più di 100 persone presenti) si susseguono e lasciano spazio a un delicato secondo, non troppo impegnativo e forse proprio per questo “esaurito” in brevissimo tempo e accompagnato da altri calici di fresco vino bianco.
Giunto il momento di dire alcune parole e di dare conto a coloro che non erano presenti durante le celebrazioni della mattinata, la Presidente della Settemari Luisa Vianello ha fatto il punto della situazione attuale dell’Associazione e ripercorso a tratti alcuni passaggi sociali legati alla sua lunga storia e alla sua presenza in città.
A seguire Giorgio Crovato, e alcuni soci fondatori hanno ripercorso vicende e aneddoti, con l’incalzarsi a vicenda e l’allegro sovrapporsi di immagini, parole e ricordi che oltre a creare una simpatica e fitta atmosfera hanno mostrato quale e quanto ricca sia la storia della Associazione Settemari, e quanto significativa sia stata e sia ancora per molti cittadini la sua presenza nella città di Venezia.
Arrivato il momento del dessert la Presidente ha fatto uscire dalla sede non 1, non 2 e nemmeno 3 torte, ma bensì QUATTRO (!) create appositamente per la Settemari dalla pasticceria Dal Mas, che recavano tutte il logo della Associazione dedicato al 40° anniversario e ognuna di esse era dedicata a un decennio di vita del nostro sodalizio.
In tale contesto Luisa Vianello ha voluto che il primo taglio di torta (quella del decennio 1977-1987) fosse fatto da Giamberto Siebezzi mentre lei stessa, assieme ai due nuovi soci più piccoli (Silvio e Riccardo) ha dato il primo taglio alla torta del decennio 2007-2017, volendo significare un arco temporale lungo e senza soluzione di continuità, che dal passato è arrivato all’oggi e che da qui si proietta nel domani e nel futuro, da leggere sui volti e negli occhi dei nuovi giovani soci.
Una bella giornata dunque, ricca e piena. Ricca di volti e parole e piena di significati e gesti condivisi. Con il rammarico e il dispiacere di non vedere chi non era presente a questa festa di tutti, cioè Alfredo Borsato, al quale tanto dobbiamo e la cui instancabile opera possiamo vedere realizzata nella Settemari e della quale faremo tesoro per il futuro.