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Dopo 3 anni di pausa, causa covid siamo ritornati a Pavia per la risalita del Ticino, nove chilometri contro corrente con i barcè pavesi, esperienza sempre emozionante anche se faticosa. Accolti sempre con affetto dagli amici pavesi dopo uno spuntino nel barcone sede della società VOGATORI PAVESI, Il socio Antonio ci ha fatto visitare la chiesa Santa Maria del Carmine con salita sul campanile, il più alto della città: da qui abbiamo potuto godere di un panorama a 360 gradi . Più tardi, alla sala conferenze del comune, Gilberto Penzo, noto esperto di barche tradizionali, ha tenuto una conferenza sui Bucintoro nei secoli. Alla sera cena in sede ed al mattino ritrovo alle 8, fatti gli equipaggi si parte, il tempo è bello, l’acqua è poca c’è meno corrente ma il passaggio tra il ponte coperto e le rovine del ponte romano crea un dislivello maggiore del solito che vogando è quasi impossibile superarlo, ci tocca andare di punta, però è una difficolta maggiore per noi (veneziani) che non abbiamo pratica con questa tecnica. Un paio di pause per rifocillarci lungo il tragitto per arrivare dopo mezzogiorno a Canarazzo per la sosta e pranzo preparato e offerto dai pavesi . Il ritorno a favore di corrente è superveloce, in 40 minuti si arriva alla sede, spuntino caffè e si sale in macchina per il ritorno. Due giorni stupendi coccolati come sempre dagli amici pavesi che ringraziamo e aspettiamo a Venezia per un’altra vogata assieme.